giovedì 31 maggio 2012

Colors Mood.





Prendete una tela, ora prendete i colori; con o senza pennello fate in modo di spruzzarci sopra colori, un'infinità di colori che cambi la tela da bianca in uno spazio colorato, vivace, tumultuoso, pieno di noi.
Ecco ciò che provo guardando questo vestito. Lo associo alla mia metafora, lo associo alla voglia di creatività e unicità che abbiamo tutti noi.
Le fondamenta del nostro essere si frastagliano in mille colori e dipingono la nostra anima. E gli oggetti sono il nostro mezzo per trasmettere l'idea di noi al mondo esterno.
Ecco perchè ci leghiamo ai vestiti, parlano di noi, parlano del nostro passato, parlano del nostro futuro. Parlano. E io li lascio parlare.

Gli spruzzi di colore sono una peculiarità di questo outfit.
Il vestito è un inno alla dinamicità e vivacità, espressioni della nostra quotidianità, della nostra vita.
Il grande collier a forma di foglie è l'unica nota di debole tinta dell'abbinamento.
Ma la tonalità ritorna con questi orecchini a forma circolare di colore arancione che accompagnato il maxi anello di forma rettangolare.
La borsa bordeaux gioca bene con le zeppe verdi.
Un'assemblaggio che tuona di intensità e di colorito, che gioca sui nostri istinti primordiali e sulle nostre sensazioni infantili.
Un po' come tornare a giocare con i colori e sporcarci le mani, ora "sporchiamo" i nostri vestiti e diamoci all'espressione naturale dei nostri sensi con tinte di colore, sprazzi di luce ed incroci di forme.

See you soon,
4girls


Ps: Vorrei dedicare un mio momento, un mio pensiero a tutti quelli che hanno subito le conseguenze negative del terremoto che si è verificato in Emilia Romagna dal 20 Maggio.
L'Emilia Romagna è la mia seconda casa, la sento così mia, così dentro al mio essere.
Un terra di speranze, una terra che offre molto, una terra che non deve rimanere da sola in questo momento. 
Dedichiamoci a queste persone, aiutiamoli, doniamo ciò che possiamo ma non ci fermiamo nel mezzo dell'egoismo.

Aiutare non è un dovere, ma aiutare è empatia. 




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Dress: Pull&Bear
Shoes: H&M
Bag: Pull&Bear
Earrings: From little store in Verona
Necklace: H&M
Ring: H&M


Song: " Somebody That I used To Know" Gotye



domenica 20 maggio 2012

Le donne vere hanno ( anche ) le curve.




E poi ci sono cose per cui non puoi tacere.
Cose per cui il diritto alla parola è di vitale essenza. Cose che devono uscire alla luce.
Sfogliando giornali e riviste, gustando gli attimi di passeggiate in città, contemplando i miei momenti di riflessioni mi sono accorta che esistono regole dettata dalla nostra società che non dovrebbero esistere, regole che si reggono e prendono sostanza aggrappandosi alla nostra morale. Regole che sminuiscono le persone.
Perchè determinati capi devono essere indossati solo da taglie piccole, per non dire anoressiche, mentre le ragazze un po' più in carne devono accontentarsi dei soliti abiti a tunica che coprono e svogliano la loro femminilità? Perchè le taglie devono essere preconfezionate per un prototipo di donne, invogliando le giovanissime a divenire così?

Spesso e volentieri capita che si sentano discorsi di sconosciuti che, usando il dono delle parole, fanno commenti di una sgradevolezza e umiliazione impressionante.
Come è possibile giudicare una persona rotonda per l'essersi messa un capo che dovrebbe, per loro, essere indossato solo da persone magre? Come è possibile sentire ancora questi discorsi?
Io non credo che esistano capi per gente A e capi per gente B. Gli abiti sono fatti affinché noi ci sentiamo tutt'uno con il nostro corpo, con la nostra identità, sono stati fatti per amarci e farci amare dagli altri.
L'abito è l'involucro della nostra anima, la plasmiamo in base alle nostre emozioni e ci facciamo aiutare in questa operazione dai vestiti.

Ed ecco che voglio arrivare alla seconda questione, quella legata alle testate giornalistiche di moda, e posso comprenderci anche i vari blog.

Perchè nelle varie riviste di moda si escludono a priori le modelle con le curve? Perchè aggrapparci sempre ai soliti ideali "occidentali"?
Parliamo ad esempio dell'operazione di marketing messo in atto da Franca Sozzani nell'editoriale di Vogue del Giugno dell'anno passato. Un editoriale dedicato alle donne vere, donne con le curve.
Cara signora Sozzani non basta un numero per poter togliere i preconcetti nella mentalità delle persone, non basta questo tipo di strategia per poter risolvere questo tipo di problema.
La rivista "Vogue" è riuscita ad ottenere molti consensi per questa mossa, ma io non mi fido di una sola mossa perchè il mondo per essere cambiato deve godere di diversi passi, deve essere accompagnato alla radice del problema e straparlo via.
La mia polemica nasce dal fatto che a parole è troppo facile convincere gli altri del nostro finto perbenismo e buonismo, ma la realtà mi mostra che il mondo è pieno di persone pronte a giudicarti per ciò che indossi, in particolar modo quando non godi di una determinata taglia.
Penso che quando indossiamo determinati capi dobbiamo stare bene con noi stessi, amarci, e contemplare che noi siamo questo, che la nostra natura è questa.
Questo è ciò che mi trasmettono alcune persone quando le vedo in strada, mi trasmettono la loro vitalità e il loro stare bene con sè stessi. Il loro sentire comunque e ovunque sè stessi senza parsi manipolare dagli idealismi della società.
Le critiche, le malelingue ecco di cosa il mondo e la società dovrebbero essere stufi.
L'ipocrisia costante che ci pervade, l'ipocrisia dei nostri pensieri, l'ipocrisia dell'estetica.
Nessuno contempla più la bellezza che una persona esprime attraverso i suoi occhi tralasciando il suo aspetto fisico, nessuno si assicura dell'emozione che una persona porta quando indossa un capo.
La concretezza della semplicità si è persa di vista per farci appagare da una superficialità composta da fanatismi modaioli, fatti di diktat assurdi e focalizzati sempre per il solito target.

Amiamo noi stessi e impariamo ad amare gli altri.
Non conta la taglia, il colore della pelle, il colore dei capelli, ciò che conta è sempre la passione e l'amore che ci mettiamo nella nostra vita.
Come si fa considerarsi essere umani provando disgusto per un proprio simile? Come si fa ad accettarsi se non riusciamo ad accettare gli altri?

"Ma il problema non è accettare, è condividere."   (Saturno Contro, Ferzan Opzetek )


See you soon,
4girls

Song: "Fuckin' Perfect" P!nk

domenica 13 maggio 2012

Salone Internazionale del Libro ( Torino )




"I migliori compagni di viaggio sono i libri: parlano quando si ha bisogno, tacciono quando si vuole silenzio. Fanno compagnia senza essere invadenti. Danno moltissimo senza chiedere nulla."

Giovedì 10 Maggio è iniziato a Torino il Salone Internazionale del Libro che proseguirà fino a lunedì 14 Maggio.
Ieri ho avuto la possibilità di visitare il Lingotto, sede della fiera.
La lettura è una mia piccola passione che condivido appena riesco a trovare degli attimi liberi, è un mio momento di totale appagamento e di totale dedizione.
Mi immergo nei libri e ne traggo le migliori emozioni, siano esse positive oppure negative.
Mi piace sfogliare la carta, intravedere le parole che piano a piano formano le frasi, scivolare dentro la storia e nascondermi dietro ai personaggi. 
La vita nei libri è la vita delle mille possibilità.
Ho voluto condividere le fotografie del Salone per farvi trasmettere l'atmosfera circostante fatta non solo dai libri, ma anche da fotografie esposte, quadri, uova di cioccolato ( gnam), e anche abiti.
Questo spazio dedicato alle creazioni di Alessandro Martorana ci fa riscoprire il gusto dei vestiti retrò italiani portandoci in Sud Italia ad assaporare gli ambienti mediterranei rappresentati da questo vestito lungo, quasi sottoveste, creato con il pizzo dove si manifesta il gioco del vedo e non vedo.
Sono quattro i pezzi esposti, ad eccezione del vestito, vi troviamo una canottiera che riprende la stessa stoffa del vestito; un abito sartoriale da uomo e degli stivaletti creati con gli effetti del rouches.

Il simbolo portante della manifestazione sono le parole, parole che si abbracciano, parole che scherzano, parole significanti, parole del significato.
Non esistono colori migliori del bianco e nero per rappresentarle, colori minimalisti che riescono a trasmettere la creatività, l'ambizione, la maestosità ed i sentimenti. 

Parole in bianco e nero.





















Photos by 4girls

Song: "Across the Universe" Beatles


venerdì 4 maggio 2012

B L U E P O W E R




Avete mai riflettuto su come alcuni colori, assemblati tra di loro, ricreano un certo tipo di situazione e/o contesto?
Il blu e il bianco messi insieme mi fanno tornare in mente l'acqua limpida del mare, il cielo spoglio da ogni tipo di nuvola, l'aria calda donata da un brillante sole.
La mia fonte d'ispirazione è stata una giornata trascorsa al mare insieme al mio ragazzo. 
Ho voluto ricreare l'outfit adatto per questo tipo di momenti, momenti di svago da trascorrere insieme ai nostri cari e assaporare l'aria di libertà che solo di fronte al mare riusciamo a vivere.
Il vestito, accompagnato da questi giochi di pizzo e ritagli di cerchio, si presta bene con le espadrillas a righe bianche e blu.
Rigorosamente accompagnato a tale vestito doveva esserci una borsa bianca.
I dettagli in oro che sono sulla borsa sono stati ripresi anche dalla collana vintage a forma di foglia che ho voluto utilizzare.
Il mare viene ricordato anche dal braccialetto che riprende lo stesso motivo delle scarpe.
Per completare il tutto e donare un po' di colore ci pensano gli orecchini a cerchio ( forma chiaramente ripetitiva in questo outfit) che sono caratterizzati da questi disegni semi floreali con i colori portanti dell'abbinamento e un po' di rosso.

Il blu è un forte colore che scopre varie identità e trasmette varie sensazioni; la più forte sensazione che io associo a tale colore è la sensazione di libertà. 

See you soon,
4girls














Dress: Zara
Shoes: Espadrillas
Bag: H&M
Necklace: Vintage
Bracelet: gift from friend
Earrings: H&M

Photos by 4girls

Song: "Cool" Gwen Stefani

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