venerdì 30 settembre 2011

India ( Part II)

Aver visitato l'India mi ha fatto capire quanta ignoranza in materia di tessuti e stoffe abbia ancora la nostra cultura occidentale.
Il vero paese della moda dovrebbe essere l'India.
La dimestichezza, la facilità, la manualità dei sarti indiani è stata un'esperienza meravigliosa, per i miei occhi.
Gli abiti tipici indiani proclamano una gran voglia di colore, ma denotano anche un principio "principesco". Ogni donna ha il valore di una principessa e come tale l'abito che porta deve avere le migliori caratteristiche.
Tessuti immersi in perline colorate, in applicazioni color oro, stoffe che riecheggiano la spontaneità.
Insomma sui tessuti indiani si avrebbero milioni di aggettivi, e tutti diversamente incastrati tra di loro.

Lo shopping indiano può procedere in due strade: si può andare a comprare nei centri commerciali ( come quelli che troviamo da noi, con tanto di scala mobili) oppure andare direttamente dai sarti.
Le prime foto mostrano negozi inseriti in questi enormi centri commerciali dove ogni piano corrisponde ad un genere specifico, il che rende molto facile e meno dispersivo lo shopping.
Tipicamente nel piano terra si inseriscono i negozi legati all'oggettistica e agli accessori. Nel primo piano troviamo negozi solamente di sari (abito tipico usato nei matrimoni), nel secondo piano troviamo i vestiti per il look casual ( composti da tunica che arriva fino alle ginocchia, pantaloni e il foulard), e l'ultimo piano è dedicato alla compravendita dell'oro.
La sezione "scarpe" principalmente è inserita nel secondo piano.
Diversamente da noi anche nei centri commerciali i venditori sono essi stessi a incitarti a entrare nel loro negozio, come fossimo nei mercati all'aperto.
Ogni negozio ha la propria peculiarità, e ogni negozio offre una magia momentanea, e ogni negozio offre una scelta di colori che sembrano solo essi i veri protagonisti.










Ed ecco ora illustrarvi il secondo modo per fare shopping dentro questa terra.
Questi negozietti sono situati in una area ben delineata, collocata all'interno di un edificio semiaperto.
Il cliente si dirige dai sarti/commesi, e loro all'interno del loro negozio hanno tutti i tipi di tessuti, tutti i tipi di texture, tutti i tipi di motivi che noi cerchiamo.
Hanno rotoli e rotoli di stoffe, che a vederli ti viene voglia di prenderli tutti.
Hanno una professionalità impressionante, e conoscono a memoria tutti i tessuti.Qualsiasi cosa tu cerchi loro te la procurano.
Raso, cotone, lana, seta, cashmere, chiffon, lino. E che ne ha più ne metta.
Scelto la stoffa prendono le misure e creano ciò che richiedi.
Solitamente è il negozio stesso che ha un sarto che prepara il vestito che vuoi, altrimenti può comprare la stoffa e crearti tu stesso ciò che desideri ( il che vuol dire essere bravi con le cuciture).

Questo meccanismo è quello che preferisco, anzi non sarebbe male che anche da noi il ruolo della sarta tornasse in voga e aiutasse noi tutte a scegliere ciò che desideriamo.
Ma il marketing e il mondo legato all'estetica e all'immagine è troppo misterioso e noi siamo ormai abituati a trovare in negozio quello che ci capita, quello che la "moda" ha deciso per noi, non quello che noi abbiamo deciso per la "moda".
Mi mette un certo che sapere che purtroppo ciò che potrò mettere sarò ciò che troverò nei negozi, un gusto preconfezionato che non ha più un valore personale.
Ciò che cambia sostanza a questa forma è solo il modo in cui io scelgo di portare tale abito.

Paese che vai, moda che trovi.

See you soon,
4girls



















Photo by 4girls

lunedì 12 settembre 2011

India (part I)

Questo post sull'India avrà come referente l'oggettistica che in questo paese non solo è apprezzato ma anche è frutto di un lavoro ben disposto.
I materiali a loro disposizione è questo legno molto particolare che è molto flessibile, infatti basta notare i diversi modellini da me fotografati, ma anche molto resistente ( vedesi i viaggi che hanno fatto i miei regali nell'aereo).
Un altro materiale utilizzato è il bambù che viene utilizzato in particolar modo per costruire questi sgabelli particolari plasmati anche con un po' di colore.
Il bambù è usato anche per dei ventagli che si usano quando la corrente elettrica decide di non lasciarci ( su 24 ore la corrente elettrica salta per 12 ore). Immaginate l'utilizzo di questi ventagli che sono più grossi del normale e che hanno questo manico super ergonomico che aiuta e favorisce il flusso dell'aria.
Ciò che la mia vista ha particolarmente apprezzato solo i portagioie. Ne ho comprato molti per i miei amici.
La loro particolarità risiede nel fatto che il legno è giocato bene con gli intagli e soprattutto le decorazioni in oro hanno il loro sapore magico che solo l'India sa dare.

E voi, cosa ne pensate? Questi oggetti sono di vostro gradimento?






















Photo by 4girls

Nel prossimo post si parlerà, finalmente, dei tessuti indiani, e della incredibile esperienza dei sarti indiani.

See you soon,
4girls
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